spazi pubblici

Le città nascoste delle gravine

Progetto di recupero, valorizzazione e fruizione del villaggio ipogeo Petruscio e parco archeologico di Casalrotto.

COMMITTENTE

Comune di Mottola – Archeologia S.r.l.

TEAM

Arch. Fernando Russo

LUOGO

Mottola (TA)

ANNO

2008

Il progetto di recupero, fruizione e valorizzazione del villaggio ipogeo “Petruscio” e del parco archeologico di “Casalrotto rientra nel programma integrato di settore denominato “Habitat rupestre” e comprende uno degli insediamenti rupestri che formano il nucleo originario del territorio delle gravine che da Mottola arriva fino a Palagianello, passando per Massafra e Grottaglie. In questi luoghi l’uso dell’abitazione trogloditica “scolpita” nella tenera calcarenite si evolve e si amplia senza sosta sino a tutto il Basso Medio evo fino alle soglie dell’età Moderna, lungo un arco temporale che comprende il periodo della prima colonizzazione Bizantina e delle invasioni barbariche.

 L’intervento previsto prende in esame la chiesa di San Gregorio, le chiese rupestri ricadenti in località “Casalrotto” ovvero le chiesette di San Nicola, Sant’Angelo, Santa Margherita e l’area di Petruscio con un intervento particolareggiato riguardante: l’area sovrastante il villaggio rupestre, nella quale ricade la “torre di Casalrotto”, l’antico collegamento viario fra la cittadina di Mottola e la via Appia, il percorso che scende all’interno della gravina e raggiunge la così detta “Casa grotta”. Diversi sono i vincoli esistenti sull’ area e a cui il progetto ha dovuto attenersi: vincoli paesaggistici, archeologici e idrogeologico – forestale.           In ogni scelta progettuale proposta si è tenuto conto dei forti connotati paesaggistici/ambientali presenti nell’area. I percorsi, i salti di quota saranno raccordati utilizzando le tecniche dell’ingegneria naturalistica facendo uso di materiali naturali.                        

Il progetto si concentra esclusivamente sul recupero dei siti archeologici ed in particolare prevede: la sistemazione della viabilità di accesso diretto alle Cripte; il recupero conservativo delle strutture ipogee con interventi di consolidamento mirati alla ricostituzione di lesioni e lacune esistenti; il recupero conservativo delle rifiniture murarie e degli affreschi; alcuni interventi di scavo archeologico e di mappatura del sito; il posizionamento di segnaletica didattica, naturalistica ed indicativa dei percorsi; il  posizionamento di arredi e di elementi di protezione rispetto ai salti di quota; la protezione contro le acque meteoriche e loro regimentazione; la messa in sicurezza dei margini del piazzale con la posa in opera di barriere costituite da paletti di castagno formanti parapetti idoneamente ancorati nella pietra (tale barriera sarà collocata in area panoramica sufficientemente arretrata rispetto al crinale); sistemazione e messa in sicurezza dei percorsi di accesso alle grotte con la posa in opera di barriere costituite da paletti di castagno, formanti parapetti idoneamente ancorati, da sistemarsi lungo i salti di quota; il posizionamento di scale verticali, da costruirsi in sito con le tecniche dell’ingegneria naturalistica, utili a superare i salti di quota meno agevoli al passaggio antropico.