monumenti

Torre campanaria Cattedrale di Otranto

Restauro e messa in sicurezza della Torre campanaria.

COMMITTENTE

Arcidiocesi di Otranto

TEAM

Arch. Fernando Russo, Arch. Riccardo Russo, Arch. Stefania Cappa

LUOGO

Otranto (LE)

ANNO

2023

Nonostante gli interventi di consolidamento risalenti al 1989, lo stato in cui versa attualmente il campanile a vela rivela dei cinematismi ancora in atto, causati dai movimenti di oscillazione delle campane dei fornici superiori, aventi sistema di oscillazione a ruota.

Analizzando il quadro fessurativo, in particolare della controfacciata, è possibile notare molteplici fratture e disgregazione dei giunti del paramento murario, aventi andamento diagonale rispetto alle arcate; le lesioni più allarmanti sono quelle presenti negli intradossi dei fornici, che seguono l’andamento dell’arco stesso.

Per tale motivo, è stato necessario prevedere un intervento di consolidamento e rinforzo dei pilastri murari tra i fornici del campanile: la scelta adottata si basa sulla volontà di rendere più solidale la muratura interessata dai cinematismi, ma evitando interventi invasivi come ulteriori perforazioni come quelle effettuate nel 1989 (che si sono dimostrate insufficienti) o che andassero ad alterare l’aspetto esteriore.

Tutto l’intervento è incentrato sulle opere di messa in sicurezza sismica del bene e di interventi puntuali di cuci-scuci, consolidamenti strutturali per ricomporre la massa sismica.

Pertanto, si prevede la messa in opera di un sistema di 6 cerchiature metalliche composte da ferri piatti in acciaio inox aventi larghezza di 6 cm e spessore di 6 mm, posti in tensione mediante coppie di dispositivi di ancoraggio saldati alle estremità dei ferri. 

Poiché il paramento murario risulta completamente a faccia vista e non intonacato, si rende necessario prevedere una soluzione che possa occultare l’intervento: per ognuno dei tre pilastri murari verrà posta una cerchiatura alla base e una all’imposta delle arcate; in quest’ultimo caso, è possibile sfruttare la presenza di una leggera risega dei prospetti per rendere meno visibile dal basso l’intervento.

La superficie lapidea deve essere regolarizzata, prima dell’applicazione delle cerchiature, mediante malta tixotropica fibrorinforzata a base di calce idraulica; infine, per proteggere e occultare gli elementi metallici, è prevista la posa di malta di calce idraulica NHL 3,5 priva di sali, con inerti selezionati per granulometria e colore, in modo da risultare similare al paramento murario esistente.

Per quanto riguarda le lesioni presenti, si prevede la ricucitura mediante operazioni di scuci-cuci impiegando malta strutturale a base di calce idraulica naturale NHL 5 ed inerti selezionati.