musei

Casa Cara

Restauro e valorizzazione di una casa campidanese per la realizzazione di un ecomuseo del paesaggio.

COMMITTENTE

Comune di Selargius

TEAM

Arch. F. Russo, Arch. R. Russo, Ing. G. Sblendorio, Ing. A. Pasqualucci, Ing. E. Pittorru, Arch. F. Alberga, Arch. S. Cappa, Arch. L. Capone

LUOGO

Selargius (CA)

ANNO

2021

Il complesso denominato Casa Cara sorge nel territorio comunale di Selargius all’interno del primo centro di formazione urbana in via Fratelli Bandiera adiacente all’ex Casa Putzu. Il complesso fu edificato ad inizio Novecento, tra il 1903-1950, interventi aggiuntivi si sono succeduti posteriormente sul complesso negli anni Ottanta con tettoie in eternit. 

Casa Cara rientra all’interno della tipologia edilizia di casa a corte in terra cruda con cortile antistante tipica dell’area cagliaritana e, in accordo con le tradizioni costruttive di questo tipo edilizio, il basamento del muro perimetrale è costituito da materiale lapideo a scapole per un’altezza inferiore al metro a sostegno di setti murari in mattoni crudi – Ladiri o ladirini – disposti a doppia testa. 

L’intervento di restauro e valorizzazione è propedeutico alla creazione di un nuovo centro museale intercomunale per la realizzazione di un ecomuseo del paesaggio.

I lavori di restauro e consolidamento sono imprescindibili per garantire l’integrità del bene considerato e di portare a compimento una riqualificazione e il completo recupero funzionale del complesso testimone della tradizione architettonica sarda. Tra questi sono di fondamentale importanza le operazioni di scuci-cuci sulle murature portanti in mattoni di terra cruda Ladiri e di murature in pietra e l’applicazione di rinforzo in tessuto di fibra di canapa sui paramenti murari nei casi di lesioni di severa entità.

 

L’Ecomuseo del paesaggio dei Comuni di Selargius, Monserrato, Quartucciu, Settimo S. Pietro si configura oltre che come processo socio-culturale proiettato verso la costituzione di un’istituzione culturale, anche come laboratorio di studio innovativo nell’ambito internazionale degli ecomusei. L’innovazione consiste principalmente nell’interpretazione delle relazioni tra la varietà di paesaggi che coesistono nell’ambito. 

L’obiettivo del nuovo percorso espositivo sarà quello di rendere possibili percorsi, reali e virtuali, variabili nel tempo, alla scoperta non solo dell’immobile e della tipologia a corte ma anche del patrimonio storico-artistico e naturalistico del suo territorio. Particolare cura sarà dedicata al racconto degli interventi di restauro così da coinvolgere il visitatore in questa importante fase di vita dell’immobile.

Il museo si sviluppa secondo due tematiche: il territorio e la filiera del vino, dalla coltivazione alla produzione (negli spazi dell’ex cantina e nel portico antistante) e la tradizione e il matrimonio selargino (negli spazi dell’abitazione e lungo il viale di accesso alla stessa), a far da fulcro tra i due blocchi, diversi per funzione e tematiche affrontate, vi è una sala immersiva. Per il percorso di visita si intende puntare sulla fascinazione e sul coinvolgimento che i video sono in grado di creare attraverso la realizzazione di ambienti immersivi in cui la fruizione dei contenuti è “totale” anche attraverso l’utilizzo di postazioni fruibili dai visitatori in autonomia e attivabili per mezzo di interfacce intuitive.