Edifici pubblici

palazzo ghezzi

Progetto integrato di migliorie per il restauro funzionale del Palazzo.

COMMITTENTE

Perrotta Group s.n.c.

TEAM

Arch. F. Russo (team leader), Arch. R. Russo, Ing. M. Cappiello, Arch. A. Trisolini, Ing. E. Gliozzi

LUOGO

Carpignano Salentino (LE)

ANNO

2015

Il Palazzo Ducale della famiglia Ghezzi rappresenta una delle più importanti e suggestive presenze architettoniche della città di Carpignano Salentino. Il progetto di migliorie redatto sulla base del progetto dell’Amministrazione, che prevede interventi di consolidamento e restauro inserendo una nuova destinazione d’uso da residenziale a uffici comunali e di servizi per la comunità (tra cui un vasta area del primo piano riservata a museo).

L’obiettivo di creare un “Palazzo multifunzionale”, attraverso l’esposizione di eventuali recuperi effettuati di materiale lapideo ed esporlo come un “Lapidarium della fabbrica”, una biblioteca un centro civico, certamente contribuiscono ad elevare la qualità espositiva interna del Palazzo.

L’intervento di restauro si propone di eseguire le opere a completamento di quanto già realizzato e avviato, si caratterizza soprattutto per la valorizzazione e il recupero funzionale, anche attraverso un allestimento, della dotazione delle opere necessarie architettoniche sia di carattere statico che impiantistico attraverso opere non invasive e reversibili. Inoltre viste le nuove funzioni di dotare il Palazzo alla rispondenza degli standard museali e di visita è necessario una rivisitazione dei percorsi funzionali e l’adeguamento dei servizi igienici.

Le proposte migliorative per il consolidamento strutturale di Palazzo Duca Ghezzi, si pongono l’obiettivo dell’incremento dei livelli di sicurezza dell’edificio mediante un sistema di interventi mirati e circoscritti, concepiti nel rispetto dei principi di “minimo intervento” e di “reversibilità” e riguardano: un consolidamento delle murature da realizzare con tecniche tradizionali; per la ricostruzione degli orizzontamenti piani crollati e che si prevede di demolire e ricostruire, si prevede la realizzazione di solai piani in legno, a semplice e doppia orditura.

Le opere di restauro proposte riguardano sia gli esterni che gli interni. Per gli esterni la sistemazione ambientale degli spazi aperti, ovvero la strada prospiciente il Palazzo e la sua corte interna, recuperando e valorizzando le trame esistenti; vengono inoltre definiti gli interventi di restauro delle facciate e del modanato, nonché una rivisitazione degli infissi esterni.

All’interno della corte il progetto prevede la demolizione di un vano di servizio di superfetazione addossato al paramento murario.

Per quanto concerne gli interni viene rivista la distribuzione funzionale degli uffici, prevista dal progetto definitivo, con la predisposizione di pannelli di separazione in vetro forma delle “gabbie” su lato verso le controfacciate, ponendosi in contrasto con la spazialità delle architetture a corte e della percorrenza storica dei vani (verso la corte appunto).

La proposta migliorativa rilegge la distribuzione spaziale e funzionale degli ambienti ricollocando lo spazio distributivo verso il cortile interno.

Tale scelta ha permesso di: razionalizzare e semplificare le percorrenze creando un corridoio lineare e continuo che congiunge i vari spazi e i due accessi in maniera diretta; ricavare due nuovi ambienti funzionali che nel progetto definitivo erano spazi privi di qualità ed identità; non avere ambienti privi di illuminazione ed aereazione come da progetto definitivo.

Gli spazi vengono valorizzati con arredi funzionali e flessibili: le pareti attrezzate si rendono capaci di suddividere gli spazi conservando la permeabilità visiva tra il distributivo e i vari ambienti, arredare con semplicità e contenere parte dell’impiantistica celandola allo sguardo.