musei

Museo 900

concorso di idee per l'ampliamento del museo.

COMMITTENTE

Comune di Milano

TEAM

Arch. R. Russo, Opus Atelier, Arch. D. Bertugno, Arch. V. Vacca

LUOGO

Milano

ANNO

2021

Il nuovo complesso museale si nutre delle relazioni fisiche e visive con il contesto urbano, riqualificando lo spazio pubblico esistente. Il progetto mira a creare una continuità spaziale tra i due arengari, connettendoli attraverso la progettazione dello spazio pubblico di via Marconi.

Al primo Arengario, che conserva la biglietteria e hall di ingresso nell’attuale posizione, si aggiunge una nuova accoglienza al piano terra del secondo Arengario, che si configura come una piazza coperta; la nuova piazza media e organizza le relazioni con l’esterno e con i servizi del museo, ospitando anche mostre temporanee accessibili gratuitamente.

Lungo via Dogana si colloca un ingresso secondario dedicato alla logistica museale, collegato al montacarichi per lo spostamento delle opere.

Il progetto prevede che la fruizione del museo avvenga in modo continuo dal basso verso l’alto nel primo Arengario, dall’alto verso il basso nel secondo Arengario. Al fine di garantire un percorso espositivo continuo, il progetto si serve di un collegamento interrato e di un passaggio aereo al terzo livello.

Il collegamento interrato è collocato in corrispondenza dei ritrovamenti archeologici già musealizzati: una piccola reception filtra gli ingressi dalla stazione metropolitana e un sistema di rampe risolve i dislivelli esistenti; un taglio di luce illumina questo spazio dall’alto.

Il collegamento aereo non altera la prospettiva esistente tra Galleria Vittorio Emanuele e Piazza Diaz e garantisce la libera fruizione dello spazio pubblico di via Marconi; la sua sezione ricalca quella delle arcate dei prospetti delle due torri e la sua facciata reinterpreta l’orditura dei sistemi ferrofinestra utilizzati per le arcate.

L’operazione progettuale per lo spazio espositivo consiste nell’inserimento di un nuovo volume puro di forma circolare che attraversa tutti i livelli dell’Arengario e racchiude al suo interno tipologie di spazi espositivi con forme e illuminazioni diverse, che assecondano le richieste allestitive del museo.

Lo spazio intorno al volume centrale ai diversi livelli mantiene un carattere di assoluta flessibilità, per favorire la possibilità di trasformare e/o integrare nel tempo le strutture allestitive attraverso l’uso di tendaggi e pannelli mobili.

Al piano interrato della manica lunga si accede, mediante il vano scala trapezoidale, al nuovo laboratorio di restauro, a cui è annesso uno spazio dedicato a giovani artisti per esposizioni informali. Il laboratorio si articola in una navata più permeabile a carattere espositivo, dove i fruitori potranno osservare lo svolgimento delle attività in corso, e in una navata dedicata alla conservazione dei materiali da restaurare.

Al piano terra del secondo Arengario si collocano la caffetteria, accessibile anche da Piazza Duomo, e il bookshop, che si sviluppa anche al piano interrato.

Al secondo piano si inserisce la sala ristorante, con uno spazio coperto e una terrazza al piano superiore. Lo spazio al piano -2 è dedicato ai dispositivi funzionali all’adeguamento tecnico-impiantistico dell’edificio.