Comune di Taranto
Arch. Riccardo Russo, Arch. Giulia Pozzi , Dott.ssa G. Lubisco, Dott. R. Labadessa, Arch. F. Vaccaro
Taranto (TA)
2022
Il progetto ReMar Piccolo offre la grande opportunitá per ridefinire un’area di fondamentale importanza per l’intero sistema ecologico del secondo seno del Mar Piccolo.
L’area, caratterizzata da un mosaico unico e biodiverso di sistemi naturali e artificiali in forte relazione tra di loro, costituisce una interfaccia tra mare e terra da riscoprire e riconnettere.
Gli interventi di sistemazione naturalistica mirano alla riconnessione dei diversi sistemi ambientali presenti. L’obiettivo è quello di ripristinare un sistema ecologico circolare di scambio di materia ed energia attraverso il ripristino di collegamenti, corridoi e patch ambientali e riducendo la presenza dei detrattori che hanno determinato una frammentazione che interrompe le connessioni tra gli habitat e inibisce i processi naturali di rafforzamento delle funzioni ecosistemiche.
La strategia muove su due ambiti solo apparentemente diversi: il primo di riconnessione ambientale, il secondo di riconnessione fisica fruitiva.
Il progetto di riconnessione ambientale si sviluppa sia attraverso il recupero della linea di costa sia attraverso la riqualificazione e l’ampliamento del nucleo di pineta esistente di Cimino con l’estensione della stessa all’interno dell’area demaniale ex CEM. La riforestazione è caratterizzata da un impianto con sottobosco a macchia mediterranea e in continuità con il Pinus halepensis. Un nuovo sistema di percorrenze unisce la Pineta Cimino alla nuova infrastruttura della ex ferrovia Mar Piccolo, definendo una pineta di attraversamento e di sosta che privilegia, grazie ad aree di sosta, gli sguardi verso il Bacino. I percorsi sono sia in legno con sottostruttura metallica sia in terra stabilizzata (strade bianche) garantendo permeabilità dei suoli e reversibilità dell’intervento.
A implementazione del progetto di riforestazione si definisce una area di vegetazione tampone a ridosso del sistema ferroviario dismesso oggetto di riqualificazione.
Il progetto prevede il recupero e la riapertura di sentieri e percorsi già esistenti; si prevede la riapertura di stradelli lungo la linea di costa, la ribattitura di sentieri esistenti, la definizione di un percorso in terra stabilizzata (strade bianche) con muretti a secco lungo un tratto della linea di costa a ridosso dei vigneti esistenti.
Parallelamente agli interventi di rinaturalizzazione, il progetto definisce una nuova strategia di fruizione atta a implementare e normalizzare le connessioni tra la palude de La Vela e la pineta Cimino. Infatti l’obiettivo principale è di definire un circuito, una passeggiata, un percorso ciclopedonale che ricolleghi le due polarità ambientali.
Il progetto quindi si sviluppa attraverso un nuovo percorso che si snoda in maniera sensibile lungo il margine dell’area, cingendo il parco in maniera continua e rendendo l’area nuovamente accessibile. Sul fronte costiero un percorso naturalistico attraversa il paesaggio valorizzando le diverse emergenze ambientali, storiche e paesaggistiche. Dall’altro lato, la rigenerazione ed il recupero delle tracce storiche della ex ferrovia Circummar piccolo diventano un’occasione per la creazione di una pista ciclopedonale all’interno del sedime ferroviario che metta in relazione la Palude alla Pineta Cimino costeggiando l’ex Deposito AM.
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Laureato in Architettura presso la Facoltà di Architettura di Ferrara il 19/03/2010 con votazione 109/110, con Tesi di Laurea in Progettazione Architettonica e Urbana “Detroit. Reinterpretare la dismissione – Conversione di un tessuto industriale rarefatto in tessuto urbano attraverso l’introduzione di supporti per una ecologia creativa”.
Iscritto all’Ordine degli Architetti P.P.C. di Bari al n. 3112 dal 2012.
Esperto in progettazione architettonica e urbana, nel marzo del 2022 consegue il titolo di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio presso il Politecnico di Milano.
Ha frequentato con successo alcuni moduli curriculari del “Laboratorio di progettazione: il progetto dello spazio pubblico” all’interno del Master Architettura del Paesaggio promosso dall’Universitat Politecnica de Catalugna Barcelona.
Ha conseguito con successo il “Corso di perfezionamento post-laurea: territori, comunità, produzioni – Ricostruire per innovare/innovare per ricostruire a seguito di eventi naturali catastrofici” (400 ore) promosso da: Regione Emilia-Romagna, Università dgli Studi di Ferrara e UNESCO.
È in possesso dei requisiti professionali di cui al D.lgs, 81/2008 in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Continua ad affrontare le tematiche inerenti il riuso e il restauro dello spazio costruito partecipando a diversi concorsi di progettazione nazionali e internazionali, riversando la propria ricerca sulle progettazioni che contraddistinguono il suo operato a livello nazionale.
Affronta progetti di pubblico interesse per conto di diverse Amministrazioni, a diverse scale progettuali.
Si laurea cum laude presso il Politecnico di Bari – Facoltà di Architettura nel 2022, con una tesi in progettazione urbanistica dal titolo “Rigenerazione urbana nelle periferie storiche. Il quartiere Libertà” di Bari, nell’ambito della quale svolge un tirocinio presso l’ufficio Urbanistica del Comune di Bari per elaborazione GIS di dati sull’edilizia storica residenziale.
Ottiene l’abilitazione alla professione di architetto a Novembre 2022. In ambito universitario partecipa nel 2016 al Workshop
internazionale in Costruzione dell’architettura Bari – Ankara, “Lo spazio domestico e i caratteri dei luoghi”.
Laureato in Architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, il 26/07/1976 con votazione 110/110, con Tesi di Laurea in Composizione Architettonica, relatore prof. Giuseppe Perugini.
Iscritto all’Ordine degli Architetti di Bari al n. 666 dal 1986.
Nel 1998 si specializza in progettazione del paesaggio tramite il “Concorso di perfezionamento post-laurea: Master di Progettazione del Paesaggio” – Istituito dall’Università degli Studi di Ferrara – Facoltà di Architettura. Esperto in progettazione architettonica, restauro e rifunzionalizzazione di edifici storici e contemporanei, in restauro di beni monumentali, progettazione museale, architettura del paesaggio ed economia urbana e territoriale.
È abilitato e iscritto all’Elenco del Ministero dell’Interno in materia di sicurezza antincendio di cui alla legge 7/12/84 n. 818; è in possesso dei requisiti professionali di cui al D.lgs. 81/2008 in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tra le opere realizzate si possono ascrivere numerosi restauri delle più importanti cattedrali pugliesi (Bari – Otranto – Bitetto – Giovinazzo – Galatina), castelli e palazzi gentilizi (Palazzo Dentice di Frasso – Palazzo Michele Imperiale – Castello di Acaya – Ex Palazzo Vescovile di Bitetto), numerosi musei diocesani (Bari – Bitonto – Molfetta – Otranto) curando allestimenti e percorsi museali, e in generale numerose opere di restauro architettonico. Sono state inoltre progettati e realizzati interi quartieri residenziali, progettazioni ex-novo di edifici pubblici, centri sociali e polifunzionali, programmi e piani di recupero di vaste aree urbane e di interesse ambientale-paesaggistico.
Si laurea cum laude presso il Politecnico di Bari – Facoltà di Architettura, con una tesi in Restauro architettonico dal titolo “Il castello di Tutino (LE). Dall’analisi al progetto di restauro”.
Partecipa con la tesi di laurea a diversi concorsi vincendo, con i suoi colleghi, la menzione d’onore al Concorso Nazionale “I PREMIO giovani – SIRA 2016” e la segnalazione al Concorso Nazionale “Premio SACU 2015” indetto dall’Università di Camerino.
Si iscrive all’albo degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari (sezione A) il 18 gennaio 2016, n. matricola 3459, e consegue l’attestato per Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori il 13 maggio 2016.
Svolge un tirocinio presso la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari dal luglio al settembre 2017 e partecipa a due Workshop internazionali organizzati da ICE -Assorestauro nel 2016 in Libano e nel 2018 a Milano, Piacenza, Ferrara, Padova e Venezia. Per quest’ultimo è nel team di accompagnatori dei delegati stranieri e fa da relatrice al convegno “Export the restoration practises: a balance between training and promotion”, tenuto al Salone del Restauro di Ferrara.
Si specializza il 20 dicembre 2019 in Beni Architettonici e del Paesaggio presso il Politecnico di Milano con una tesi di analisi e conservazione della basilica di Ererouk in Armenia.
Si laurea presso il Politecnico di Bari – Facoltà di Architettura nel 2019, con una tesi in progettazione architettonica dal titolo “Nuove forme dell’abitare: Tirana – Modelli insediativi per il quartiere industriale Kombinat”.
Si iscrive all’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari (Sez. A) il 27.01.2021, n. matricola 3909.
Svolge dapprima un tirocinio trimestrale presso l’impresa edile Garibaldi Fragasso S.R.L. di Bari e successivamente un tirocinio semestrale presso lo studio di progettazione ECDM Architectes di Parigi.
Si laurea cum laude presso il Politecnico di Bari – Facoltà di Architettura nel 2023, con una tesi in disegno dell’architettura dal titolo “Teatri di Puglia”, con la quale partecipa al 44° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione, tenutosi a settembre 2023.
Ottiene l’abilitazione alla professione di architetto il 31.07.2023. In ambito universitario, nel 2021, partecipa al progetto di mobilità Erasmus, presso l’Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Siviglia, sviluppando un progetto di architettura sostenibile, interamente in cartone, pubblicato nel volume “Il futuro dell’architettura e design. Studi e progetti all’insegna di innovazione e sostenibilità”, per la Biennale Cartasia di Lucca. Svolge dapprima un tirocinio annuale presso lo studio di progettazione Cassano Architettura di Bitonto, affrontando progetti di edilizia residenziale ed occupandosi di modellazione e rendering.