spazi pubblici

Infrastrutture verdi

Progetto per la riconversione di un parcheggio in nuova Infrastruttura Verde Urbana.

COMMITTENTE

Città di Grottaglie

TEAM

Arch Riccardo Russo, Dott.ssa Giorgia Lubisco

LUOGO

Grottaglie (TA)

ANNO

2020

Il progetto rilegge lo spazio monofunzionale del parcheggio turistico in nuovo spazio polifunzionale, capace di vivere durante tutto l’arco della giornata, inserendo dispositivi urbani capaci di ridare valore a spazi presenti ma sottoutilizzati.

Rileggendo la suddivisione spaziale ereditata, il progetto trasforma le “campate” monofunzionali degli stalli in nuove “campate” specialistiche polifunzionali reinterpretate in: spazio pedonale ombreggiato – parcheggio a servizio dei residenti – spazio multifunzione dedicata a playground – spazio di sosta ombreggiato.

Il progetto così definisce una nuova polarità urbana facendo propria l’idea di luogo promiscuo dove la densità di funzioni diverse e ben calibrate definiscono spazi sicuri e altamente vivibili. Il progetto complessivo di riqualificazione si inserisce in quel quadro di buone pratiche individuate nello stato dell’arte e previste sia dai Criteri Ambientali Minimi che dai SDGs (Sustainable Development Goals) con il fine ultimo di generare benessere e qualità della vita negli spazi pubblici.
Per la sistemazione delle aree a verde verranno utilizzate specie arboree e arbustive (almeno il 20% dell’are totale a verde) con ridotta esigenza idrica, resistenti alle fitopatologie, prive di effetti nocivi per la salute umana e autoctone. In questo modo sarà facilitata la successiva gestione e manutenzione e una riduzione dei costi relativi.

Il verde pubblico quindi diventa elemento di progetto per la definizione di spazi pubblici confortevoli ed abitabili, ma anche dispositivo resiliente capace di gestire i flussi di acqua meteorica che le infrastrutture cittadine non sono più in grado di controllare. Mediante l’introduzione di nuovi “volumi” verdi, che definiscono le testate della piazza, si contribuisce maggiormente all’ombreggiamento di questa, riducendo l’effetto di “isola di calore urbano”.


La tradizione ceramista locale viene coinvolta nel processo di rigenerazione prevedendo in accordo con l’Amministrazione un concorso di idee rivolto a botteghe artigiane e studi di design pugliesi per caratterizzare le superfici verticali dei torrini di areazione della depositeria sottostante, veicolando in modo innovativo l’uso dell’arte pubblica per la riappropriazione sociale degli spazi urbani

Nell’ottica di ottimizzare il contributo dato per la raccolta delle acque meteoriche in rapporto al coefficiente di deflusso delle varie superfici captanti il progetto, attraverso accorgimenti di captazione e deflusso naturali, è concepito come un vero e proprio dispositivo ambientale resiliente.