Edifici pubblici

Ex Radar

Progetto di recupero e rifunzionalizzazione del cinema teatro Radar.

COMMITTENTE

Coop. Archeologia – Coop. Cellini

TEAM

Arch. F. Russo (capogruppo), Arch. R. Russo, Ing. M. Cappiello, Arch. G. Grecolini, Ing. M. Milella, Ing. C. Cozzo, Arch. R. Chieppa

LUOGO

Monopoli (BA)

ANNO

201

Il progetto di migliorie proposto sulla base del progetto definitivo, redatto dall’Ufficio Tecnico del Comune di Monopoli, si pone l’obiettivo di individuare le soluzioni che coniughino gli aspetti funzionali a quelli estetici, ponendosi in continuità con i principi che informavano in modo precipuo l’architettura degli anni in cui l’opera stessa fu realizzata, ovvero, come afferma la Relazione Generale al Progetto Definitivo “quell’ “Altro Moderno” che ha connotato parte dell’architettura italiana tra le due Guerre”. Il progetto di restauro e rifunzionalizzazione mira a restituire alla città un contenitore culturale capace di accogliere il Conservatorio Nino Rota, dotandolo di un auditorium per la produzione artistica da utilizzare sia per le finalità didattiche del Conservatorio sia da rendere fruibile alla cittadinanza ed al territorio, e di locali adeguati per la didattica, per la realizzazione di manifestazioni musicali e per la realizzazione di laboratori musicali aperti alla cittadinanza.

Le soluzioni migliorative proposte riguardano sia l’esterno che l’interno dell’edificio primo novecentesco. L’esterno, ovvero la sistemazione ambientale della via Magenta, viene ripensato come spazio pubblico da restituire alla città nonché come nuovo “salotto urbano” per il Conservatorio. Si propone un unico percorso, che colleghi direttamente l’intero piano terra con la strada adiacente, raccordando con un solo piano le differenti quote, ed eliminando il monta-scala e i due scivoli previsti dal progetto a base di gara. Creando un unico basamento il nuovo ingresso si configura come una sorta di “boulevard” a scala ridotta, garantendo così sia tre accessi (invece dei due previsti dal progetto definitivo del Comune) per persone con difficoltà motorie sia uno spazio di sosta e socializzazione. Per quanto concerne gli ambienti interni diverse sono le migliorie proposte sia di carattere statico che architettonico e acustico. 

La ricomposizione estetica tra i diversi ambiti funzionali (Teatro, Conservatorio) operata in facciata, si ripropone anche all’interno nella pavimentazione del piano terra.Pertanto si propone riguarda la ricomposizione estetica delle pavimentazioni per evitare uno stacco materico troppo netto, che andrebbe ad inficiare la qualità estetica ed architettonica del foyer e dell’ingresso. Anche il layout funzionale e distributivo viene ripensato in modo da ottimizzare il controllo e la gestione delle attività attraverso una ridefinizione degli spazi e delle loro relazioni, perseguendo l’obiettivo della massima flessibilità spaziale e acustica. Infatti si propone una maggiore flessibilità d’uso degli spazi (uffici e aule) mediante l’uso di pareti manovrabili modulari.  Le pareti manovrabili permettono di suddividere le aule in modo tale da garantire ai fruitori del Conservatorio la massima flessibilità spaziale delle aule: l’obiettivo è di dotare il Conservatorio di aule pronte ad adattarsi ai vari cambiamenti didattici e poter dotare contemporaneamente il Conservatorio di aule ampie ma anche di aule per lezioni singole.

Per entrambi i piani (primo e secondo) si è introdotta un’area relax, non prevista dal progetto a base di gara, per offrire uno spazio “calmo” di ricreazione e svago ad uso dei dipendenti e degli studenti, che vivono il Conservatorio lungo tutto l’ arco della giornata. Diversi gli interventi di consolidamento statico e strutturali come la ricostruzioni dei solai da cielo a terra dell’intera ala destra mediante solai in acciaio e cemento o il consolidamento delle volte e delle murature. Il miglioramento acustico dell’immobile ha riguardato la complessiva insonorizzazione degli ambienti, mediante una scelta accurata dei materiali più idonei sia nei solai che nelle pareti, con lo scopo di raggiungere un’adeguata flessibilità acustica degli spazi.