Invitalia S.p.A.
S.B.Arch. Bargone Associati (project leader), FèRiMa, Neostudio Architetti Associati, Prof. Arch. Camillo Nucci, B5 Srl, Sintagma Srl, 3ti Progetti Italia, Arch. Ferdinando Mazza, Arch. Giuseppe Francone, Arch. Davide Scrofani
Espace Libre, Eric Amelin, Lucie Melas, Antida Gazzola, Lucia Nucci, Nicola Santopuoli, Ilaria Pecoraro, Alfonso Raus, Camilla Sabbatini, Raffaele Scrivo, Maria Lorenza Dadduzio, Marisa Milella, Giuliano De Felice
Taranto (TA)
2017
La strategia generale per la rigenerazione della città vecchia di Taranto coinvolge non solo l’isola ma anche i due specchi d’acqua che la definiscono, il mar Grande e il mar Piccolo, prendendo le sembianze di una bellissima farfalla il cui corpo coincide con la città vecchia, mentre i due mari ne sono le sue grandi ali. La farfalla è metafora dei passaggi e delle successive trasformazioni che riporteranno idealmente la città vecchia a “volare” verso un modello di sviluppo fondato sulla valorizzazione del patrimonio culturale, creativo ed ambientale del territorio, librandola dalla monocultura industriale.
La strategia territoriale delinea un nuovo sistema organico, costituito da acqua e terra, capace di mettere in relazione tutte le potenzialità ad oggi inespresse del territorio con il fine ultimo di proteggere e sviluppare i diversi paesaggi tarantini, favorire un turismo sostenibile e consapevole fondato sulle tipicità eco-ittiche-gastronomiche locali, alimentato sull’acqua con sistemi di navigazione prevalentemente pubblici, e sviluppato sulla terra da sistemi a mobilità prevalentemente lenta con percorsi ciclo-pedonali, grazie alla riattivazione dei vecchi tratturi e dei sentieri naturalistici esistenti. Sull’isola la strategia propone trasformazioni rigenerative capaci di riattivare la città e i cittadini non solo sul piano economico e ambientale ma anche culturale, attraverso una sinergia di azioni di carattere materiale ed immateriale.
Spina dorsale della strategia urbana è la rivitalizzazione della dorsale longitudinale di via Duomo, alla quale si sovrappone un sistema trasversale che ne assicura la riconnessione ai due mari, prolungandosi nelle acque del mar Piccolo con nuovi moli fortemente caratterizzati. Via Duomo diventa fulcro delle azioni strategiche di carattere culturale ed immateriale, nonché fisico mediante interventi di riqualificazione dei tessuti urbani, che scaturiscono dal recupero della storia e delle originarie tradizioni artigianali e manifatturiere della Vecchia Taranto, al fine di stimolare una virtuosa azione di sviluppo capace di promuovere, da una parte il recupero urbano e, dall’altra, di far riemergere la cultura artistica, le capacità creative e l’autoimprenditorialità dei Tarantini.
Lungo tale asse prendono vita l’HUB LAB, il complesso residenziale per artigiani ed artisti, la cittadella dell’artigianato, il CREA, Università Centro Ricerca Civic Center, il CEAMS, Centro Arti e Mestieri, il Centro Sanitario e di prima Assistenza, oltre al CERT, cuore della rigenerazione partecipata. In direzione ortogonale a via Duomo prende vita il sistema trasversale, una trama connettiva tra i due mari, che ricollega e riconsegna l’antica acropoli al Mare. Si compone di 8 direttrici di attraversamento pedonale che innervano la città vecchia e che strutturano il sistema di distribuzione in direzione nord – sud. Sul lato del Mare Piccolo, le trasversali si prolungano in acqua trasformandosi in una serie di moli declinati secondo variegate funzioni, offrendo scenografiche e suggestive visuali prospettiche sia dal mare verso la terra che viceversa.
Nascono il molo dei pescatori, a ridosso della pensilina ottocentesca dove attrezzare aree per il mercato e lo street-food; il molo dell’energia, segno di luce e di scenografia; il molo anfiteatro, caratterizzato dal bordo rialzato e gradonato che circoscrive il piano impresso in mare, la foresta galleggiante, spiaggia giardino, il molo imbarcadero est, dotato di biglietteria e punto attesa per l’idrovia marina, il molo balneare, declinato per attività sportive e tempo libero. La strategia urbana, attuata per fasi successive in base ad un preciso cronoprogramma degli interventi, prevede nella sua fase conclusiva la pedonalizzazione dell’isola, preceduta da interventi intermedi di moderazione del traffico (zona 30 e ztl), grazie alla quale si potrà restituire alla città un nuovo water-front del mar Grande inteso come passeggiata belvedere di ringhiera in affaccio sul Mar Mediterraneo.
Dalla ringhiera tramite un sistema di discesa-risalita si crea un nuovo collegamento al Molo Sant’Eligio riqualificato e arricchito di dotazioni commerciali, spazi di incontro e di passeggio che determinano la ricucitura di tale ambito alla città. Il nuovo Faro, elegante prisma alto e slanciato, terrazza panoramica, diviene nuovo segno rappresentativo della Città e della sua rinascita. Dove il mare è calmo e il golfo protetto che la città torna a vivere e a ricongiungersi con la sua stessa essenza: il mare piccolo. Qui l’intero water-front è costituito da un ininterrotto Parco lineare che vuole rappresentare la ri-naturalizzazione dello spazio urbano, con conseguente estesa pedonalizzazione in affaccio panoramico sull’acqua. Attrezzature sportive di ogni genere, spazi protetti, circoscritti ma anche aperti e continui, si susseguono delineando spazi moderni, variegati, multifunzionali, dove assaporare le tradizioni ittico-gastronomiche più invitanti della Città.
Ricchissima la serie dei nuovi moli di penetrazione nell’acqua, ognuno dei quali è disegnato in modo suggestivo, scenografico, ed esprime un diverso e variegato livello di esperienza e contatto con l’acqua. La ricca dotazione di attrezzature e servizi per la Città, si conclude ad est con una articolata serie di impianti sportivi e con nuove Residenze per gli studenti; ad ovest, con una passerella fortemente caratterizzata da una stravagante pianta pop a struttura molecolare, attraverso la quale viene assicurato il collegamento ciclo-pedonale con la terra ferma della ex città industriale, la cui estremità è interamente riqualificata da incisivi interventi di trasformazione, che la riqualificano come tessuto contemporaneo profondamente attrattivo grazie alla presenza del Museo dell’Uomo e del Lavoro (MuL), un inizio di una “nuova città” da espandere in sostituzione di quella siderurgica.
“Taranto è una città perfetta: Viverci è come vivere all’interno di una conchiglia, di un’ostrica aperta. Qui Taranto nuova, là, gremita, Taranto vecchia, intorno i due mari e i lungomari. Per i lungomari, nell’acqua ch’è tutto uno squillo, …” [P. Pasolini]
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Laureato in Architettura presso la Facoltà di Architettura di Ferrara il 19/03/2010 con votazione 109/110, con Tesi di Laurea in Progettazione Architettonica e Urbana “Detroit. Reinterpretare la dismissione – Conversione di un tessuto industriale rarefatto in tessuto urbano attraverso l’introduzione di supporti per una ecologia creativa”.
Iscritto all’Ordine degli Architetti P.P.C. di Bari al n. 3112 dal 2012.
Esperto in progettazione architettonica e urbana, nel marzo del 2022 consegue il titolo di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio presso il Politecnico di Milano.
Ha frequentato con successo alcuni moduli curriculari del “Laboratorio di progettazione: il progetto dello spazio pubblico” all’interno del Master Architettura del Paesaggio promosso dall’Universitat Politecnica de Catalugna Barcelona.
Ha conseguito con successo il “Corso di perfezionamento post-laurea: territori, comunità, produzioni – Ricostruire per innovare/innovare per ricostruire a seguito di eventi naturali catastrofici” (400 ore) promosso da: Regione Emilia-Romagna, Università dgli Studi di Ferrara e UNESCO.
È in possesso dei requisiti professionali di cui al D.lgs, 81/2008 in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Continua ad affrontare le tematiche inerenti il riuso e il restauro dello spazio costruito partecipando a diversi concorsi di progettazione nazionali e internazionali, riversando la propria ricerca sulle progettazioni che contraddistinguono il suo operato a livello nazionale.
Affronta progetti di pubblico interesse per conto di diverse Amministrazioni, a diverse scale progettuali.
Si laurea cum laude presso il Politecnico di Bari – Facoltà di Architettura nel 2022, con una tesi in progettazione urbanistica dal titolo “Rigenerazione urbana nelle periferie storiche. Il quartiere Libertà” di Bari, nell’ambito della quale svolge un tirocinio presso l’ufficio Urbanistica del Comune di Bari per elaborazione GIS di dati sull’edilizia storica residenziale.
Ottiene l’abilitazione alla professione di architetto a Novembre 2022. In ambito universitario partecipa nel 2016 al Workshop
internazionale in Costruzione dell’architettura Bari – Ankara, “Lo spazio domestico e i caratteri dei luoghi”.
Laureato in Architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, il 26/07/1976 con votazione 110/110, con Tesi di Laurea in Composizione Architettonica, relatore prof. Giuseppe Perugini.
Iscritto all’Ordine degli Architetti di Bari al n. 666 dal 1986.
Nel 1998 si specializza in progettazione del paesaggio tramite il “Concorso di perfezionamento post-laurea: Master di Progettazione del Paesaggio” – Istituito dall’Università degli Studi di Ferrara – Facoltà di Architettura. Esperto in progettazione architettonica, restauro e rifunzionalizzazione di edifici storici e contemporanei, in restauro di beni monumentali, progettazione museale, architettura del paesaggio ed economia urbana e territoriale.
È abilitato e iscritto all’Elenco del Ministero dell’Interno in materia di sicurezza antincendio di cui alla legge 7/12/84 n. 818; è in possesso dei requisiti professionali di cui al D.lgs. 81/2008 in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tra le opere realizzate si possono ascrivere numerosi restauri delle più importanti cattedrali pugliesi (Bari – Otranto – Bitetto – Giovinazzo – Galatina), castelli e palazzi gentilizi (Palazzo Dentice di Frasso – Palazzo Michele Imperiale – Castello di Acaya – Ex Palazzo Vescovile di Bitetto), numerosi musei diocesani (Bari – Bitonto – Molfetta – Otranto) curando allestimenti e percorsi museali, e in generale numerose opere di restauro architettonico. Sono state inoltre progettati e realizzati interi quartieri residenziali, progettazioni ex-novo di edifici pubblici, centri sociali e polifunzionali, programmi e piani di recupero di vaste aree urbane e di interesse ambientale-paesaggistico.
Si laurea cum laude presso il Politecnico di Bari – Facoltà di Architettura, con una tesi in Restauro architettonico dal titolo “Il castello di Tutino (LE). Dall’analisi al progetto di restauro”.
Partecipa con la tesi di laurea a diversi concorsi vincendo, con i suoi colleghi, la menzione d’onore al Concorso Nazionale “I PREMIO giovani – SIRA 2016” e la segnalazione al Concorso Nazionale “Premio SACU 2015” indetto dall’Università di Camerino.
Si iscrive all’albo degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari (sezione A) il 18 gennaio 2016, n. matricola 3459, e consegue l’attestato per Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori il 13 maggio 2016.
Svolge un tirocinio presso la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari dal luglio al settembre 2017 e partecipa a due Workshop internazionali organizzati da ICE -Assorestauro nel 2016 in Libano e nel 2018 a Milano, Piacenza, Ferrara, Padova e Venezia. Per quest’ultimo è nel team di accompagnatori dei delegati stranieri e fa da relatrice al convegno “Export the restoration practises: a balance between training and promotion”, tenuto al Salone del Restauro di Ferrara.
Si specializza il 20 dicembre 2019 in Beni Architettonici e del Paesaggio presso il Politecnico di Milano con una tesi di analisi e conservazione della basilica di Ererouk in Armenia.
Si laurea presso il Politecnico di Bari – Facoltà di Architettura nel 2019, con una tesi in progettazione architettonica dal titolo “Nuove forme dell’abitare: Tirana – Modelli insediativi per il quartiere industriale Kombinat”.
Si iscrive all’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari (Sez. A) il 27.01.2021, n. matricola 3909.
Svolge dapprima un tirocinio trimestrale presso l’impresa edile Garibaldi Fragasso S.R.L. di Bari e successivamente un tirocinio semestrale presso lo studio di progettazione ECDM Architectes di Parigi.
Si laurea cum laude presso il Politecnico di Bari – Facoltà di Architettura nel 2023, con una tesi in disegno dell’architettura dal titolo “Teatri di Puglia”, con la quale partecipa al 44° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione, tenutosi a settembre 2023.
Ottiene l’abilitazione alla professione di architetto il 31.07.2023. In ambito universitario, nel 2021, partecipa al progetto di mobilità Erasmus, presso l’Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Siviglia, sviluppando un progetto di architettura sostenibile, interamente in cartone, pubblicato nel volume “Il futuro dell’architettura e design. Studi e progetti all’insegna di innovazione e sostenibilità”, per la Biennale Cartasia di Lucca. Svolge dapprima un tirocinio annuale presso lo studio di progettazione Cassano Architettura di Bitonto, affrontando progetti di edilizia residenziale ed occupandosi di modellazione e rendering.