Diocesi di Ugento – Santa Maria di leuca
Arch. Fernando Russo, Dott.ssa Margherita Russo
Ugento (LE)
2019
La Cattedrale di Ugento, dedicata a Santa Maria Assunta fu edificata agli inizi del XVIII secolo sullo stesso sito in cui sorgeva l’antica chiesa gotica, distrutta dall’incursione saracena del 1537. La Cattedrale di Ugento si erge imponente sul punto più alto della città, corrispondente all’antica acropoli ed insieme al Castello domina il centro storico. L’esterno dell’edificio è improntato a grande semplicità, essendo scandito architettonicamente dall’articolazione dei suoi volumi. Ad un primo superficiale sguardo la chiesa colpisce per il suo aspetto tipicamente ottocentesco: la facciata, costruita nel 1855, successivamente al resto della chiesa, è concepita nello stile neoclassico dominante in quel periodo ed è caratterizzata da un grande pronao, costituito da quattro colonne con capitelli ionici che sorreggono la trabeazione ed il timpano.
Al secondo ordine, diviso dal primo da una cornice dentellata fortemente aggettante, spicca invece un grande finestrone semicircolare a grata in pietra leccese.
L’intervento di restauro è stato innanzitutto preceduto da una indagine di tipo chimico-fisico-mineralogico (microscopia ottica per il riconoscimento delle caratteristiche petrografiche e per l’osservazione microstrutturale e tessiturale; cromatografia ionica per il riconoscimento qualitativo e quantitativo dei Sali solubili; microscopia elettronica e microanalisi ai raggi “X” per il riconoscimento dei prodotti di alterazione presenti e della loro distribuzione sulle superfici esposte).
Queste indagini, preliminari ai trattamenti conservativi su questo litotipo, hanno permesso un trattamento specifico e puntuale che, pur non essendo definitivo, allunga notevolmente i tempi per la manutenzione straordinaria dell’edificio.
L’intervento di restauro, quindi, si è occupato innanzitutto della rimozione degli interventi inappropriati quali cablaggi dei vari impianti, casse, antenne; delle integrazioni murarie con operazioni di scuci-cuci e imperneazione di paramenti o frammenti lapidei; del recupero di travi e infissi in legno, lampadari e campane; rimedi applicati alle differenti forme di degrado.
Il problema dell’illuminazione dei luoghi di culto è stato affrontato, in modo approfondito e in diverse sedi, come elemento non secondario del processo di valorizzazione dei beni monumentali in Italia.
Le esigenze generali che, in tema di illuminazione artificiale, sono state preliminari e hanno condizionato le scelte progettuali ed operative sono derivate dalla considerazione che il rapporto spazio/luce deve garantire lo svolgersi delle celebrazioni liturgiche, del raccoglimento individuale o di piccoli gruppi di pellegrini e la visita dei turisti.
Questa necessità di avere un impianto flessibile in grado cioè di seguire l’evoluzione della luce naturale e dei giorni dell’anno sia negli impianti interni che in quelli esterni, ci ha indotto nel 1994 a realizzare, visto che non esisteva, un nostro sistema da noi successivamente brevettato e denominato Digilux VM 3000 che da quella data è stato installato con successo in innumerevoli impianti.
Questo sistema consente l’integrazione di più impianti, e cioè la gestione, il controllo e l’utilizzo dei medesimi supporti trasmissivi da parte di differenti tipologie di impianti.
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Laureato in Architettura presso la Facoltà di Architettura di Ferrara il 19/03/2010 con votazione 109/110, con Tesi di Laurea in Progettazione Architettonica e Urbana “Detroit. Reinterpretare la dismissione – Conversione di un tessuto industriale rarefatto in tessuto urbano attraverso l’introduzione di supporti per una ecologia creativa”.
Iscritto all’Ordine degli Architetti P.P.C. di Bari al n. 3112 dal 2012.
Esperto in progettazione architettonica e urbana, nel marzo del 2022 consegue il titolo di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio presso il Politecnico di Milano.
Ha frequentato con successo alcuni moduli curriculari del “Laboratorio di progettazione: il progetto dello spazio pubblico” all’interno del Master Architettura del Paesaggio promosso dall’Universitat Politecnica de Catalugna Barcelona.
Ha conseguito con successo il “Corso di perfezionamento post-laurea: territori, comunità, produzioni – Ricostruire per innovare/innovare per ricostruire a seguito di eventi naturali catastrofici” (400 ore) promosso da: Regione Emilia-Romagna, Università dgli Studi di Ferrara e UNESCO.
È in possesso dei requisiti professionali di cui al D.lgs, 81/2008 in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Continua ad affrontare le tematiche inerenti il riuso e il restauro dello spazio costruito partecipando a diversi concorsi di progettazione nazionali e internazionali, riversando la propria ricerca sulle progettazioni che contraddistinguono il suo operato a livello nazionale.
Affronta progetti di pubblico interesse per conto di diverse Amministrazioni, a diverse scale progettuali.
Si laurea cum laude presso il Politecnico di Bari – Facoltà di Architettura nel 2022, con una tesi in progettazione urbanistica dal titolo “Rigenerazione urbana nelle periferie storiche. Il quartiere Libertà” di Bari, nell’ambito della quale svolge un tirocinio presso l’ufficio Urbanistica del Comune di Bari per elaborazione GIS di dati sull’edilizia storica residenziale.
Ottiene l’abilitazione alla professione di architetto a Novembre 2022. In ambito universitario partecipa nel 2016 al Workshop
internazionale in Costruzione dell’architettura Bari – Ankara, “Lo spazio domestico e i caratteri dei luoghi”.
Laureato in Architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, il 26/07/1976 con votazione 110/110, con Tesi di Laurea in Composizione Architettonica, relatore prof. Giuseppe Perugini.
Iscritto all’Ordine degli Architetti di Bari al n. 666 dal 1986.
Nel 1998 si specializza in progettazione del paesaggio tramite il “Concorso di perfezionamento post-laurea: Master di Progettazione del Paesaggio” – Istituito dall’Università degli Studi di Ferrara – Facoltà di Architettura. Esperto in progettazione architettonica, restauro e rifunzionalizzazione di edifici storici e contemporanei, in restauro di beni monumentali, progettazione museale, architettura del paesaggio ed economia urbana e territoriale.
È abilitato e iscritto all’Elenco del Ministero dell’Interno in materia di sicurezza antincendio di cui alla legge 7/12/84 n. 818; è in possesso dei requisiti professionali di cui al D.lgs. 81/2008 in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tra le opere realizzate si possono ascrivere numerosi restauri delle più importanti cattedrali pugliesi (Bari – Otranto – Bitetto – Giovinazzo – Galatina), castelli e palazzi gentilizi (Palazzo Dentice di Frasso – Palazzo Michele Imperiale – Castello di Acaya – Ex Palazzo Vescovile di Bitetto), numerosi musei diocesani (Bari – Bitonto – Molfetta – Otranto) curando allestimenti e percorsi museali, e in generale numerose opere di restauro architettonico. Sono state inoltre progettati e realizzati interi quartieri residenziali, progettazioni ex-novo di edifici pubblici, centri sociali e polifunzionali, programmi e piani di recupero di vaste aree urbane e di interesse ambientale-paesaggistico.
Si laurea cum laude presso il Politecnico di Bari – Facoltà di Architettura, con una tesi in Restauro architettonico dal titolo “Il castello di Tutino (LE). Dall’analisi al progetto di restauro”.
Partecipa con la tesi di laurea a diversi concorsi vincendo, con i suoi colleghi, la menzione d’onore al Concorso Nazionale “I PREMIO giovani – SIRA 2016” e la segnalazione al Concorso Nazionale “Premio SACU 2015” indetto dall’Università di Camerino.
Si iscrive all’albo degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari (sezione A) il 18 gennaio 2016, n. matricola 3459, e consegue l’attestato per Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori il 13 maggio 2016.
Svolge un tirocinio presso la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari dal luglio al settembre 2017 e partecipa a due Workshop internazionali organizzati da ICE -Assorestauro nel 2016 in Libano e nel 2018 a Milano, Piacenza, Ferrara, Padova e Venezia. Per quest’ultimo è nel team di accompagnatori dei delegati stranieri e fa da relatrice al convegno “Export the restoration practises: a balance between training and promotion”, tenuto al Salone del Restauro di Ferrara.
Si specializza il 20 dicembre 2019 in Beni Architettonici e del Paesaggio presso il Politecnico di Milano con una tesi di analisi e conservazione della basilica di Ererouk in Armenia.
Si laurea presso il Politecnico di Bari – Facoltà di Architettura nel 2019, con una tesi in progettazione architettonica dal titolo “Nuove forme dell’abitare: Tirana – Modelli insediativi per il quartiere industriale Kombinat”.
Si iscrive all’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari (Sez. A) il 27.01.2021, n. matricola 3909.
Svolge dapprima un tirocinio trimestrale presso l’impresa edile Garibaldi Fragasso S.R.L. di Bari e successivamente un tirocinio semestrale presso lo studio di progettazione ECDM Architectes di Parigi.
Si laurea cum laude presso il Politecnico di Bari – Facoltà di Architettura nel 2023, con una tesi in disegno dell’architettura dal titolo “Teatri di Puglia”, con la quale partecipa al 44° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione, tenutosi a settembre 2023.
Ottiene l’abilitazione alla professione di architetto il 31.07.2023. In ambito universitario, nel 2021, partecipa al progetto di mobilità Erasmus, presso l’Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Siviglia, sviluppando un progetto di architettura sostenibile, interamente in cartone, pubblicato nel volume “Il futuro dell’architettura e design. Studi e progetti all’insegna di innovazione e sostenibilità”, per la Biennale Cartasia di Lucca. Svolge dapprima un tirocinio annuale presso lo studio di progettazione Cassano Architettura di Bitonto, affrontando progetti di edilizia residenziale ed occupandosi di modellazione e rendering.